L’Associazione si batte perché venga rispettato il diritto del minore ad essere sentito nei procedimenti che lo riguardano come previsto dal DLG 154/2012 e come stabilito da norme sovranazionali e dalla carta dei diritti del fanciullo.
L’obiettivo è che nei procedimenti legali che coinvolgono un minore questo possa e debba far sentire la sua voce al fine di pervenire a decisioni che, in quanto lo riguardino direttamente o indirettamente, non siano avulse o, addirittura, in contrasto con le sue aspirazioni, con le sue opinioni o in contrasto con la sua integrità fisica e psichica, al fine di tutelare il bambino durante e dopo la fase testimoniale.
L’Associazione si batte perché al bambino venga garantito uno “spazio dedicato” con operatori con competenza e formazione specifica. Formazione specialistica che tutti gli operatori, magistrati, avvocati, assistenti sociali, esperti in psicologia, pedagogia infantile e pediatrica devono essere in grado di poter collaborare sinergicamente in funzione della realizzazione del best interest del minore.